Per il rapporto professionale già in corso con i Clienti, il commercialista non può (e probabilmente non vuole, per ovvi motivi) permettersi il rischio di raccomandare uno strumento finanziario che possa produrre una perdita o anche solo un risultato insoddisfacente.
A semplice esempio, il commercialista però può (e i Clienti/Investitori gliene sarebbero davvero grati) assisterli nel comprendere il contenuto e l’importanza del questionario di adeguatezza.
Il Cliente/Investitore deve essere consapevole dei rischi che si corrono nel compilarlo in modo superficiale e come troppo spesso accade poco veritiero (vorrei proprio vedere tutti coloro che dichiarano anche solo di avere una ALTA conoscenza dei titoli di stato e del mercato monetario, quanto in realtà ne sanno).
Questo dato è anche confermato da tutte le analisi sulla competenza finanziaria degli italiani.
La conseguenza è che il profilo risulterebbe così basso che quasi nessuno potrebbe investire oltre il conto di deposito.
…e dunque come si giustifica il grande successo dei PIR? – ma questa è un’altra storia…
Certo, la “gestione del patrimonio” e le “raccomandazioni personalizzate” devono essere fornite da esperti con comprovate competenze e iscritti agli albi professionali, ma la profilatura ad esempio, non rientrando nelle attività riservate, potrebbe essere che sia meglio farla con un professionista di fiducia completamente esterno all’attività di Collocamento, di Gestione e in generale ai servizi di investimento, totalmente disinteressato al fatto che poi il Cliente “investa” in qualche strumento finanziario.
Il Commercialista può inoltre fornire (sempre solo ad esempio, non esaustivo) un servizio di formazione sulla differenza tra prestiti e investimenti, sui criteri con cui confrontare le proposte, sull’analisi dei costi dei servizi e degli strumenti, ecc. senza bisogno di iscriversi ad alcun Albo e senza bisogno di “raccomandare” alcunché. Considerando inoltre che invece, chi si occupa di investimenti, allarga spesso l’attività in aree di pertinenza dei professionisti commercialisti, come il passaggio generazionale, la pianificazione fiscale, immobiliare e successoria, l’analisi dello stato patrimoniale, conto economico e del cash flow del nucleo familiare, la pianificazione previdenziale e assicurativa, la pianificazione e protezione del patrimonio complessivo, la valutazione e l’analisi delle situazioni debitorie, ecc. ecc.